Closlieu, un nuovo
equilibrio nelle relazioni
Il Gioco del Dipingere è un’attività individuale
che si svolge in uno spazio collettivo.
Lo spazio personale - il foglio su cui ciascuno
dipinge, ciò che dipinge e come lo dipinge - vengono completamente rispettati e
protetti. Il praticien-servente veglia affinché non ci sia alcun tipo di
condizionamento o di intervento che possa interferire in questo spazio personale.
Tutto il resto è collettivo: tavolozza, colori,
pennelli appartengono a tutti e da tutti sono usati con attenzione e cura.
Nel Closlieu, si parla di tutto tranne che di ciò
che si dipinge.
A seconda dei momenti, ci può essere grande
animazione o quieto silenzio, naturalmente, come nella vita di tutti i giorni. Nell’andirivieni tra tavolozza (strumento
collettivo) e il proprio foglio (spazio individuale) c’è chi rimane in
silenziosa concentrazione, chi canta tutto preso da ciò che sta dipingendo, chi
chiacchiera allegramente con il proprio vicino... Insomma, non si è per niente
soli ma, non essendoci alcuna comparazione, competizione o giudizio rispetto a
ciò che si dipinge, non si ha nessun bisogno di proteggersi da ingerenze
esterne. Ci si sente semplicemente a proprio agio, in un luogo che ci accoglie
nella nostra unicità e che al contempo ci rispetta senza obbligarci a
conformarci a modelli che non ci corrispondono.
La comunità che viene a crearsi in un Closlieu è
particolare e unica; l’equilibrio dei rapporti umani - anche tra persone che si
conoscono al di fuori - è un equilibrio nuovo. Nel Closlieu non ci sono bambini
e adulti, figli e genitori, maschi e femmine. Ci sono solo persone, tutte sullo
stesso piano, senza livelli. Individualità che sono in quel luogo con un unico
scopo: giocare a dipingere. Ruolo del praticien-servente è quello di far sì che
questo gioco possa svolgersi con la massima pienezza e il massimo piacere
possibile.
Nel Closlieu, durante l’attività, non entrano
estranei o visitatori. Chi è dentro, a parte il praticien che partecipa per
servire al gioco, vi è soltanto per dipingere. Genitori e figli (a condizione
che comincino insieme fin dal primo giorno) possono dipingere
contemporaneamente nello stesso gruppo. Ma la mamma, o il papà, non saranno e
non faranno più “la mamma” o “il papà”, intervenendo, facilitando o.. complicando
le relazioni dei propri figli con il Closlieu. Saranno lì esclusivamente per
dipingere in prima persona e per riscoprire il grande piacere che proviene dal
tracciare liberi e senza preoccupazioni di riuscita. Lasceranno al
praticien-servente, e alla sua esperienza, la facoltà di intervenire o di non
intervenire a seconda del bisogno.
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