domenica 18 aprile 2021

Fiumi d'acqua


Fiumi d’acqua

Lacrime fatevi strada
ogni volta che scorrete
inattese il mio piccolo essere
diventa grande e ve ne è grato. Invece
di farmi marcire nella tristezza voi bagnate
il mio cervello inconsolabile e stupido
lavando via quei sogni irrealizzabili frutto di
un’immaginazione infinita, seme di
un’esistenza improponibile. Se lei
le bevesse quelle lacrime, almeno una,
mentre io dormo innocente... Se lei
con esse si dissetasse senza pensarci su, se
pazza bevesse a grandi sorsi, incosciente, lei
diverrebbe la mia amante, le nostre bocche
sarebbero il ponte di un fiume che ci attraversa e senza argini
rinfresca tutto ciò che è secco, inonda i nostri cuori,
li annega, li ubriaca, li fa urlare. Acque scroscianti, scendete a cascata
sul suo corpo, seguite le dolci curve dei suoi seni e gocciolate tintinnanti
dai suoi capezzoli alla mia lingua che gioca e solletica, sguazza, impazza.
Occhi bagnati, lucidi d’umidità, vedono, intravedono sorrisi raggianti e piaceri instancabili, istantanee di felicità scolpite per sempre in questa memoria.
Torrente impetuoso di liquidi, li attraversi questi occhi, li schiaffeggi di colori,
li apri e li chiudi come onde che vanno e vengono. Pianto di gioia, brivido
come una scossa di corrente su e giù per il corpo intero, nel mio sesso eretto
e nella sua linea aperta e profumata che lo chiama, lo invoca, lo invita. E canta
il piacere che nessuna parola può dire. Poi, nell’unione di un’inseparabile intesa, le acque di dentro si incontrano con le acque di fuori, tripudio di vita,
baccano infernale purezza paradisiaca. Spruzzi e piscine interiori,
profonde e limpide pozze che invitano i temerari
e rimarranno sconosciute a chi non osa.


Milano 17 agosto 2005 

 

Nessun commento:

Posta un commento