giovedì 3 febbraio 2022

Limiti inutili



Forse non ci siamo capiti, purtroppo credo però sia così.
Allora vogliamo ribadire il concetto, con forza e convinzione.
Non è una questione di “limitato” o “illimitato”, noi il pass non lo vogliamo proprio: di nessun tipo e di nessuna natura.
Né sanitario, né comportamentale, né etnico, né sociale né... né... né...
Ogni pass è limitato e becero di per sé, ogni pass è discriminante, ogni pass è violento.
Non lo volevamo quando intuivamo con orrore che qualche mente malata lo stava concependo, non lo volevamo quando è stato applicato senza nessuna giustificazione o utilità sanitaria, non lo volevamo quando avevamo capito che avrebbe spaccato in due la nostra società dividendoci tra “buoni” e “cattivi” sulla base di criteri che definire discutibili è troppo poco.
Non lo vogliamo, ora, perché diventi un sempre più raffinato e tecnologico sistema di controllo sociale, di controllo delle nostre azioni, delle nostre scelte, della nostra vita privata.
Non lo vogliamo, anche perché riteniamo avvilente che la nostra esistenza sia ridotta a numeri, a codici, a schede tecniche che determinino se possiamo viverla in un modo o in un altro.
Non lo vorremo mai, in futuro, per non ripetere tragici errori di cui la storia è piena e che, senza alcuna consapevolezza, senza trarre insegnamenti dal passato, sembriamo come piccoli umani portati a ripetere.
Non lo vorremo mai perché sogniamo, crediamo, sosteniamo un’idea di mondo e di società nei quali la libertà individuale si sposi con il benessere collettivo, nei quali la realizzazione dell’individuo - nella sua unicità indivisibile - possa avvenire senza doversi conformare a uno stampino preconfezionato uguale per tutti e senza dover sottostare ad un numero imprecisato, non criticabile, imposto dall’alto, di regole, se non a quelle davvero necessarie per un’equilibrata esistenza collettiva.
Vogliamo assumerci le nostre responsabilità ed esprimerle.
Vogliamo poter decidere come vivere, come agire, come muoverci.
Vogliamo decidere su come curarci, come educarci, come amarci.
Vogliamo semplicemente vivere.
In pace e fratellanza, in armonia con la natura, nel rispetto del vivente.
E senza alcun lasciapassare.

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