venerdì 16 aprile 2021

Con il sorriso di chi vive


Ad inizio giugno, tre giorni aperti ci vedranno insieme nello splendido paesaggio boschivo sopra il lago d’Orta. 

Per me come per altri, essi sono già fin d’ora simbolo di ripresa, di speranza e di resistenza.

Per dire con chiarezza “non voglio abituarmi” né accettare passivamente una visione distorta del mondo in cui il contatto, gli abbracci e i visi scoperti sembrano non aver più diritto di esistere in una nuova, detestabile, visione di normalità.

La normalità in cui credo è altra, molto più semplice, naturale, spontanea.
Mi batterò sempre, pacificamente ma senza esitazioni, affinché la naturalezza dell’umano possa esprimersi e sia rispettata.
In questo lungo periodo di oppressione, dentro di me non ho mai chiuso le porte, nemmeno per un istante. Ora però è il momento di riaprirle ufficialmente con coraggio e forza.
È ora di riprendere il cammino, auspicabilmente uniti e con il sorriso di chi vive.



 

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