lunedì 16 agosto 2021

Decrescita felice e natura





Io sono per lasciar fare alla natura e alla sua saggezza.
Per ridurre i consumi, ridurre gli inquinamenti, ridurre gli interventi.
Insomma sposo un modello di decrescita felice e rispettosa che consenta un equilibrio che nasce dalla natura che si autoregola piuttosto che dall’operato umano.

Invece, giunti ormai al punto di non ritorno, le uniche soluzioni che ci proporranno come possibili per salvare il pianeta saranno interventi tecnologici che poco avranno a che fare con l’equilibrio naturale.

Finiremo per sconvolgere definitivamente l’ecosistema aggiungendo complicazioni, aggiungendo problemi, aggiungendo “ingiustizia” nei confronti di tutte le specie viventi che si troveranno a soffrire della nostra ignoranza e della nostra incapacità di rispettare ciò che è già in essere.

Ugualmente, e stoltamente direi, pensiamo che per difendere la nostra “salute” dobbiamo ingoiare pillole, preparati chimici e sostanze velenose.
Accordiamo tutta la nostra fiducia alla tecnica e tecnologia, immettendo nel nostro organismo elementi a lui del tutto estranei che dovrebbero consentirgli di “sopravvivere”.

E soprattutto dimenticando che se nasciamo, cresciamo ed evolviamo, se da una cellula ci trasformiamo nei miliardi di cellule che pulsano nel nostro corpo, se ci manteniamo in un equilibrio fluttuante ma costante, è grazie alla Vita e non alla tecnologia.

Questo “Grazie” non sappiamo sentirlo, non sappiamo pensarlo, non sappiamo pronunciarlo.
Non sappiamo trasformarlo nell’unica azione concreta e rivoluzionaria che potrebbe salvare il pianeta e noi stessi.

Preferiamo accumulare merda nei nostri corpi e nell’ambiente in cui viviamo, per finire poi per affogarci in questa merda, invece di lasciare almeno un poco la presa, ridurre il nostro egoismo sfrenato e lasciar fare all’unica vera saggezza che dovremmo imparare ad amare, quella della natura.

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