Respirazione: la mia
vita, la mia passione, la mia speranza.
Nel Katsugen undo (Movimento
rigeneratore) la lascio vivere e scorrere liberamente.
Un respiro senza forma,
naturale, inconscio: fondamento e risorsa della nostra esistenza. Una
necessità, un piacere.
Nell’Aikido la
riconosco in me e negli altri, ci gioco, l’accompagno, la porto e mi lascio
portare.
Un respiro che mi unisce a ciò che mi circonda, che rompe le barriere
e le fa fondere.
Nel Taiji quan mi
muovo con lei, l’osservo, sento il suo potenziale e la sua forza gentile che si
adatta a tutto. Un respiro incessante nella continuità tranquilla delle
stagioni che cambiano, il motore di ogni cosa.
Nello Zazen essa mi
porta calma e coscienza. Svela in me l’immutabile che ci accompagna dalla
nascita fino alla morte. Un respiro senza tempo, imperturbabile. Senza preoccupazione.
Nel Sabar essa si
congiunge al ritmo e alla musica dell’Universo. Esprime la gioia più giovane,
la creatività più vera, che zampilla come un vulcano da un ventre che pulsa.
Un
respiro vitale, esuberante e sereno, che sorge spontaneo, si moltiplica mille
volte e trascina con sé tutto l’essere in una danza totale.
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